La vita ti dà sempre i segni:
sei tu che non li comprendi.
La morte ti dà sempre i sogni:
sei tu che non li cogli.
***
Scritta il 24 novembre del 2007. Lentamente, stavo uscendo da un periodo di debolezza emotiva. Avevo finito l’università da un po’ di mesi e volevo cominciare ad affermarmi lavorativamente: sarà l’inizio di un lungo calvario. Mi appuntai cosa stavo facendo, mentre scrivevo questo componimento: ore 15:58, giornata uggiosa, studio iso 14000, guardo attraverso la finestra, casa-telese a Roma, ascolto Sonic Youth.
Lascia un commento