Spettacolo di teatro di strada, organizzato dalla compagnia del Teatro dell’Orologio, visto il 24 settembre sera per le vie di Centocelle. Non assistevo ad uno spettacolo teatrale dal 2014, da Dignità Autonome di Prostituzione (che consiglio, se mai lo ripeteranno, perché è un’esperienza interessante).
Per quanto riguarda lo spettacolo in questione, l’idea è simpatica: ripercorrere la storia, dal ’70 ai giorni nostri, dividendola in decadi e utilizzando, come temi portanti, i luoghi comuni del noto quartiere di Roma. Nel particolare, hanno utilizzato i luoghi comuni più “pop” immaginabili: la scena dei ragazzi che, in due, arrivano su uno Zip bianco/verde-dentifricio, oltre a farmi crepare dalle risate, mi ha riportato esattamente ad una delle immagine più tipiche della mia adolescenza targata anni ’90.
Lo spettacolo è stato itinerante ed è avvenuto spostandosi in più zone di Centocelle, con il pubblico che seguiva gli attori, a cui vanno i miei complimenti perché non era facile recitare in quelle condizioni e loro lo hanno fatto bene. Si partiva inscenando le lotte degli anni ’70, passando per l’edonismo degli anni ’80, fino al consumismo e cinismo più spinti degli anni ’90-’00. Insomma, non ottieni buoni risultati, quando parli al popolo di diritti, con la panza vuota: questo, a mio parere, è sembrata la sostanza che volesse veicolare lo spettacolo. Il tutto, però, è stato messo in scena con un registro molto leggero e questo va a suo merito. Carino e godibile
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