Per la rassegna #Giustizia, ti propongo una toccata-e-fuga su un argomento che ha riverberi profondi sulla storia italiana: il rapporto tra magistratura e politica. Affrontiamo questa bella storia, mano nella mano!
Concetti chiave
1a domanda: è giusto o no, che la magistratura sia politicizzata al suo interno? Secondo me, SÌ e per un motivo molto semplice: è un fatto umano e, come per tutti i fatti umani, è giusto ribadire il primato della politica sulla tecnica. Lo so che tuttǝ vorremmo una giustizia divina ma, purtroppissimo, esiste solo quella umana.
2a domanda: è giusto o no, che la magistratura entri in politica? Secondo me, NO e di nuovo per un motivo molto semplice: la carriera “togata” è paragonabile a quella monacale. Un magistrato, che sia requirente o giudicante, non può far parte di chi giudica e poi occuparsi della cosa pubblica. Per chi sceglie questo percorso, la separazione dei poteri deve essere sacra!
3a domanda: è giusta o no, la separazione delle carriere? In tutta onestà, mi sembra un falso problema e se non sai di cosa si tratti, ti invito ad approfondire nei link utili. Mi limito solo a segnalarti che sono molto più importanti altri temi e le domande analizzate sopra: giusto per fare un esempio, mi sembra molto più impattante l’avanzamento di carriera dei magistrati, nonostante non esercitino da anni (ripeto: approfondisci nei link utili).
Link utili
Come al solito, il mio consiglio è di studiare: qui trovi un doc con vari link utili, che approfondiscono la questione meglio di come possa fare io. Enjoy 😉
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