Per la rassegna #EcoLogica, scrivo un contributo su una questione GIGANTE: l’innalzamento della temperatura del globo terrestre (o “terracqueo”, come va di moda ultimamente). Un tema più grande non solo di me, ma dell’umanità tutta!
Concetti chiave
Le posizioni sul clima, sono sostanzialmente due. Quella dell’allarmismo e quella dello scetticismo climatico: in mezzo, penso si trovi la realtà. Quella cosa che ha la testa molto dura, come succede per i fatti.
Quanto c’è di pratico e quanto di ideologico? Come già approfondito in precedenza, le soluzioni sia energetiche che ecologiche sono innumerevoli. Il problema è che c’è anche tanto di ideologico… Giusto per fare un esempio, non si capisce perché ci si stia concentrando sull’utilizzo delle automobili a motore termico, quando inquinano di più: la produzione industriale delle stesse (anche se elettriche); l’industria della moda; gli allevamenti intensivi (fatti due risate, approfondendo nei link utili quanto inquinano i deretani delle mucche). Oppure come interpretare la notizia, di qualche mese fa, che il buco dell’ozono si sta richiudendo?
Le nostre azioni quotidiane contano, senza ombra di dubbio! Fuori dai denti: sia l’impatto antropico, che quello geologico, sono innegabili. In altre parole, sono sempre esistite sia le trasformazioni umane dell’ambiente circostante, che i cicli geologici di caldo/freddo. Pertanto, sono oggettivamente irrazionali sia le posizioni scettiche, per cui possiamo fare ciò che ci pare, che le posizioni allarmistiche, per cui dobbiamo regredire tecnologicamente (vedi addirittura gli estremi, tipo il Movimento per l’estinzione umana volontaria).
Link utili
Come al solito, il mio consiglio è di studiare: qui trovi un doc con vari link utili, che approfondiscono la questione meglio di come possa fare io. Enjoy 😉
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