Manifesto dei Dati-Web

Questo post è una mia libera interpretazione dello User Data Manifesto1, con cui mi trovo quasi totalmente d’accordo. Pertanto, considero questo manifesto dei dati-web, come un mio editoriale sul tema.

Il presente manifesto mira a definire il SACROSANTO DIRITTO A POSSEDERE I PROPRI DATI-WEB nell’era di Internet. Le persone dovrebbero essere libere di possederli, senza dover pagare per forza pegno ai fornitori di servizi-web. Si definiscono dati-web, tutti i dati caricati, o creati da un/a utente, per proprio uso. Il diritto ai propri dati-web, nella pratica, è:

1. POSSESSO DEI PROPRI DATI

I dati, che qualcuno/a direttamente o indirettamente crea, appartengono a chi li ha creati.

2. SAPERE DOVE I DATI SONO ARCHIVIATI

Chiunque deve essere in grado di sapere: dove i propri dati vengono archiviati, per quanto tempo, su quale server, in quale paese, e secondo quali norme vigenti. Anche se il software è proprietario, deve essere tutelato il diritto alla trasparenza2.

3. SCELTA DELLO SPAZIO DI ARCHIVIAZIONE

Chiunque deve essere sempre in grado di spostare i propri dati personali, da un provider ad un altro, dal server o dal proprio computer. In qualsiasi momento e senza vincoli verso uno specifico fornitore.

4. CONTROLLO DELL’ACCESSO

Chiunque dovrebbe essere in grado di scegliere e controllare chi ha accesso ai propri dati, per la visualizzazione o la modifica.

5. DIRITTO ALLA CRITTOGRAFIA DEI DATI

Il diritto di usare la crittografia3 non dovrebbe mai essere negato. Ciò significa che, quando gli utenti non hanno il pieno controllo della crittografia dei propri dati, il fornitore di servizi-web non dovrebbe: costringere gli utenti a divulgare dati privati (compresa la corrispondenza privata) con loro; imporre condizioni di licenza (ad esempio sul copyright, o sullo sfruttamento dei dati personali), che vanno al di là di quanto necessario ai fini della gestione del servizio. Riassumendo: no crittografia = nessun dato privato + no licenza.

6. INVULNERABILITÀ DEI DATI

Chiunque dovrebbe essere in grado di proteggere i propri dati da controlli e essere in grado di fare dei backup, al fine di prevenirne la perdita, o per qualsiasi altro motivo.

7. UTILIZZO IN MODO OTTIMALE

Chiunque dovrebbe essere in grado di accedere e utilizzare i propri dati, in qualsiasi momento, con qualsiasi dispositivo e nel modo più conveniente e più facile.

Diritto ai dati-web feat. Diritto ai dati personali/Copyright

Tieni bene a mente un punto: quando un prodotto, o un servizio, è gratis, significa che il prodotto sei tu. I fornitori di servizi-web, forse involontariamente, hanno trasformato i loro preziosi prodotti, in sistemi di sorveglianza enormi e centralizzati. Quindi, così come in passato la sventura consisteva nell’analfabetismo, che non permetteva l’accesso ai libri, oggi la sventura consiste nel non avere accesso ai dati.
Infine, una precisazione: i diritti ai propri dati-web, si intersecano con altri due diritti fondamentali e si pongono a complemento di essi. Il primo è il diritto alla privacy, con cui si differenzia perché i diritti dei dati-web si applicano all’utente che carica, o crea i dati, non alla persona che è oggetto dei dati personali identificabili. Il secondo è il copyright, con cui si differenzia perché i diritti dei dati-web si applicano ai dati, mentre il copyright si applica alle “opere” (in genere, opere d’arte, o dell’ingegno).

  1. http://userdatamanifesto.org/
  2. https://marianobelmonte.it/2016/07/limportanza-della-trasparenza/
  3. https://udm.branchable.com/tags/cryptography/index.en.html
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