Manifesto dei Dati-Web
Questo post è una mia libera interpretazione dello User Data Manifesto, con cui mi trovo quasi totalmente d’accordo. Pertanto, considero questo manifesto dei dati-web, come un mio editoriale sul tema.
Il presente manifesto mira a definire il SACROSANTO DIRITTO A POSSEDERE I PROPRI DATI-WEB nell’era di Internet. Le persone dovrebbero essere libere di possederli, senza dover pagare per forza pegno ai fornitori di servizi-web. Si definiscono dati-web, tutti i dati caricati, o creati da un/a utente, per proprio uso. Il diritto ai propri dati-web, nella pratica, è:
I dati, che qualcuno/a direttamente o indirettamente crea, appartengono a chi li ha creati.
Chiunque deve essere in grado di sapere: dove i propri dati vengono archiviati, per quanto tempo, su quale server, in quale paese, e secondo quali norme vigenti. Anche se il software è proprietario, deve essere tutelato il diritto alla trasparenza.
Chiunque deve essere sempre in grado di spostare i propri dati personali, da un provider ad un altro, dal server o dal proprio computer. In qualsiasi momento e senza vincoli verso uno specifico fornitore.
Chiunque dovrebbe essere in grado di scegliere e controllare chi ha accesso ai propri dati, per la visualizzazione o la modifica.
Il diritto di usare la crittografia non dovrebbe mai essere negato. Ciò significa che, quando gli utenti non hanno il pieno controllo della crittografia dei propri dati, il fornitore di servizi-web non dovrebbe: costringere gli utenti a divulgare dati privati (compresa la corrispondenza privata) con loro; imporre condizioni di licenza (ad esempio sul copyright, o sullo sfruttamento dei dati personali), che vanno al di là di quanto necessario ai fini della gestione del servizio. Riassumendo: no crittografia = nessun dato privato + no licenza.
Chiunque dovrebbe essere in grado di proteggere i propri dati da controlli e essere in grado di fare dei backup, al fine di prevenirne la perdita, o per qualsiasi altro motivo.
Chiunque dovrebbe essere in grado di accedere e utilizzare i propri dati, in qualsiasi momento, con qualsiasi dispositivo e nel modo più conveniente e più facile.
Diritto ai dati-web feat. Diritto ai dati personali/Copyright
Tieni bene a mente un punto: quando un prodotto, o un servizio, è gratis, significa che il prodotto sei tu. I fornitori di servizi-web, forse involontariamente, hanno trasformato i loro preziosi prodotti, in sistemi di sorveglianza enormi e centralizzati. Quindi, così come in passato la sventura consisteva nell’analfabetismo, che non permetteva l’accesso ai libri, oggi la sventura consiste nel non avere accesso ai dati.
Infine, una precisazione: i diritti ai propri dati-web, si intersecano con altri due diritti fondamentali e si pongono a complemento di essi. Il primo è il diritto alla privacy, con cui si differenzia perché i diritti dei dati-web si applicano all’utente che carica, o crea i dati, non alla persona che è oggetto dei dati personali identificabili. Il secondo è il copyright, con cui si differenzia perché i diritti dei dati-web si applicano ai dati, mentre il copyright si applica alle “opere” (in genere, opere d’arte, o dell’ingegno).
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