Jova Beach Party live @Roccella_Ionica

Credits: MΔB, 2019_08_10, “Jovacentrismo”, Roccella ionica

Il “Jova Beach Party“: concerto visto, ascoltato e ballato lo scorso 10 agosto, nella tappa di Roccella Ionica, causa amore incondizionato per mia moglie. Ci tengo a chiarirlo perché… no, Jovanotti non mi piace!

Riesco ad ascoltare giusto una manciata di sue canzoni, non di più. Premetto che per me, quando si parla di Jovanotti, si sta parlando di Intrattenimento-musicale-mainstream: quella lunga tradizione musicale che parte da Tin Pan Alley, passa per Elvis, i Beatles e arriva fino a Beyoncé (per gli espertoni in ascolto: esiste anche l’Intrattenimento-musicale-underground, che parte da Chuck Berry, passa per i Rolling-Stones, i Sex-Pistols e arriva fino alla paccottiglia indie). Quindi non Musica, ma intrattenimento. Attenzione però: non c’è nulla di male nell’intrattenimento, anzi, spesso è meglio l’intrattenimento ben fatto, che le opere d’arte inutilmente pretenziose. Ma andiamo per ordine…

Giusto un dato: eravamo ufficialmente tra le 25-30 mila persone, solo per la tappa di Roccella, e ti posso assicurare che c’erano persone di tutte le età, dai bambini agli anziani. Questo penso sia un merito, perché non so quanti cantanti-pop cinquantenni, in Italia e non, riescano ad avere questi numeri e ad essere intergenerazionali. Sicuramente pochi. Il Jova Beach Party è stato essenzialmente tre cose:

  • un concentrato di “Jovacentrismo”, dal palco, al merchandising, alle perfomance, c’era un unico grande tema: Jova. Il concetto era: Juovaaaah! Da questo punto di vista, è l’epitome del pop: egocentrismo puro, con il proprio ego che diventa brand. Ripeto: non c’è nulla di male in questo… è solo una scelta;
  • una macchina da guerra commerciale… tutto stra-organizzato! Dalle bibite (in formato speciale per il JBP), agli stand brandizzati, ai token (la moneta interna al concerto), tutto organizzato alla perfezione e, tra l’altro, su un’area enorme. Nulla da eccepire: dal punto di vista commerciale, era tutto perfetto. I problemi sorgono quando arriva la Realtà, contro cui vanno a cozzare le pretese ambientalistiche di Jova: è inevitabile che si creino polemiche e lui ne ha ricevuto a valanga;
  • un dj-set sulla spiaggia, per mia fortuna. Infatti non era esattamente un concerto: era un misto tra concerto “classico” e dj-set, con Jovanotti vero e proprio animale da palcoscenico. Per buona parte del concerto, non c’era il gruppo che l’accompagnava (turnisti di tutto rispetto) ma era lui ad animare la festa, suonando con una consolle e cantando contemporaneamente. Da questo punto di vista, devo ammettere che è un MC: ci ha fatto ballare tutti/e per ore, il che rispecchia il suo approccio “muscolare” alla musica. Inoltre, ha messo in mostra il suo gusto musicale, che è essenzialmente pop e dance: per muoversi senza pensare, va benissimo.

Jova, come piace chiamarlo a noi gggiovani, non “fa” Arte: fa ballare, fa emozionare e anche pensare (a volte) ma non fa Arte, che è un mondo altro. Il che non significa, ripeto, che lui è peggio: semplicemente, fa altro. Nello specifico, si occupa di intrattenimento-musicale e, come scritto sopra, lo sa fare bene. Jovanotti è essenzialmente un Gianni Morandi 2.0 e, proprio come il suo antesignano ma con mode musicali diverse, lui unisce due anime artistiche:

  • quella del Beastie-Boys (gruppo da cui ha attinto a piene mani, soprattutto agli esordi) intrattenitore e cazzaro, che io preferisco di gran lunga perché, alla fine, di divertimento stiamo parlando: i BB sono un ottimo esempio, di come si possa produrre intrattenimento ben fatto, senza avere pretese intellettuali e in questo superare tanti musicisti colti, persi nel loro onanismo sperimentale;
  • quella del “comunicatore buonista/impegnato”, con la tipica retorica radical-chic che svuota di senso qualsiasi battaglia seria. Ecco: questo lato del Jova non mi piace, perché mi sembra un subdolo espediente per soddisfare le proprie pretese artistoidi, creando danni culturali. Non capisco perché lo faccia, ma in fondo non capisco un sacco di cose… Jova riempe le spiagge… e va bene così 🙂

Stringi-stringi, il lato migliore di Jovanotti penso che sia condensato in canzoni come questa:

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