Un post che serve, soprattutto alla mia coscienza, per farsi una ragione dell’inevitabilità del risultato delle elezioni europee del 26 maggio o, come scrivono i gggiovani, delle #ElezioniEuropee2019.
Lega e FDI faranno il botto: punto. M5S andrà bene-ma-non-troppo e poi tutto il resto: PD, FI, eccetera. Pertanto la geografia del voto cambierà, rispetto alle passate elezioni politiche in cui abbiamo visto l’Italia divisa in due e con una nuova geografia politica. Uno degli scenari che si profila all’orizzonte del post-elezioni, viste le frizioni interne all’attuale maggioranza di governo, è che il centro-destra si ricompatti (FI, con B, sono sempre pronti a fare tripli carpiati, alla bisogna) e la Lega dia il ben servito al M5S. Vedremo…
Che cosa bolle nel pentolone europeo per le #ElezioniEuropee2019?
Intanto, per chi volesse farsi un’idea su quale è il clima politico nell’attuale Unione Europea, alle porte di queste #ElezioniEuropee2019, faccio un riassunto semplicistico e brutale: da una parte, c’è la fazione pro-austerità nella spesa pubblica e pro-deflazione che, con varie sfumature, è rappresentata dalla finanza globalista (pro-€uro); dall’altra c’è la fazione pro-indulgenza nella spesa pubblica e pro-inflazione che, con varie sfumature, è rappresentata dall’imprenditoria nazionalista (contro-€uro). In mezzo, naturalmente, ci siamo noi: il Popolo. Se poi, a proposito di proletariato, volessi farti un’idea più approfondita sulla situazione socio-economica che si respira nei vari stati europei, ti consiglio di guardare questi video:
Oltre le specifiche situazioni di ogni paese, che non creano di certo un quadro roseo e pacifico, c’è la questione delle questioni: il problema dei surplus e dei deficit, nella bilancia dei pagamenti, tra i vari stati europei e di come riuscire a bilanciarli in maniera pacifica, senza fare figli e figliastri nella redistribuzione del reddito, nell’attuale situzione di crisi di domanda. Va da sé, che i figli e figliastri sarebbero gli stati che sono in deficit e quelli che sono in surplus: dinamica che, a livello sociale e all’interno dei singoli stati, si riflette negli strati sociali che sono in debito (l’economia reale) e quelli che sono in credito (la finanza). Questo è il punto cruciale della UE, che la stampa cialtrona e servile evita accuratamente di spiegare (anzi: contribuisce solo a confondere. A tal proposito, va segnalato come tutti i media abbiano accuratamente evitato di parlare dei temi caldi di queste #ElezioniEuropee2019). Se vuoi capirci qualcosa in più, ti consiglio caldamente questo video:
La (mezza)notte della Sinistra
Assodato quanto scritto sopra, la nostra cara sinistra come si pone rispetto alla questione delle questioni? Beh, a questa domanda posso solo rispondere con estremo imbarazzo perché, mettendo da parte il PD che si candida con “Siamo Europei” (!?) del liberista Calenda, il resto dello schieramento di sinistra si concentra praticamente solo su tre argomenti:
- diritti civili/sociali a caso (dall’antifascismo a fascismo finito, ai diritti LGBT e dei pesci rossi, fino ad una generica corruzzzzione);
- ambientalismo, argomento che era completamente scomparso nelle scorse elezioni-politiche e che, sull’onda dell’operazione “Greta-Thunbergh”, è ritornato in auge;
- “altroeuropeismo”, neologismo che sta ad indicare tutte le forze politiche che vogliono una “altraEuropa”, ma senza indicare quale e come fare. Poi, non so se hai notato, ma tutti/e vogliono un’altraeuropa: chissà perché…
Sulla questione di redistribuire il reddito verso i debitori, cioè l’economia reale nell’Europa del 2019, il nulla tranne un solo partito: il PCI. Peccato che io non creda nel comunismo… Pertanto, l’unica cosa che posso fare è mettere agli atti il mio imbarazzo, per questa povertà politica e intellettuale a fare propria quella che considero LA Battaglia di sinistra: la redistiribuzione del reddito verso gli strati sociali più deboli. E comunque, va chiarito che questo è solo uno dei temi importanti da trattare nel Parlamento Europeo, perché poi ci sarebbero anche questi:
Informazioni utili per il voto
Chiudo, con la solita carrellata di link utili per un voto consapevole per queste #ElezioniEuropee2019:
- elenco ufficiale di tutti i candiati, divisi per aree e per partito;
- guida a come si vota in Italia;
- breve guida per capire chi decide in Europa;
- un bilancio sull’attività degli europarlamentari nella passata legislatura;
- un resoconto sulla incompatibilità di incarichi dei/delle candidati/e.
Buon voto, qualunque sia la tua opinione…
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