MAXXI e Paolo Pellegrin
https://www.maxxi.art/events/when-sound-becomes-form/
È sempre un piacere visitare il MAXXI di Roma. Ci sono stato il 24 novembre scorso, insieme a Mon Amour: siamo andati, in particolare, per la mostra sul fotografo Paolo Pellegrin ma il bello del MAXXI, oltre agli spazi sempre piacevoli e ben allestiti, è che ci sono sia la collezione privata, che piccole mostre gratuite. Come, ad esempio, quella riportata in apertura del post sulla “Sperimentazione Sonora in Italia dal 1950 al 2000”: breve ma esaustiva. Vuoi sapere perché?
Perché è una mini-mostra dove si ripercorre la storia dell’avanguardia “sonora” italiana, cioè la ricerca musicale sulla natura fisico-acustica del suono, che anche da noi ha trovato parecchi proseliti. L’esposizione, a cura di Carlo Fatigoni, è formata da quattro pannelli dove viene riassunta la storia dell’avanguardia musicale in Italia, suddivisi per decadi (fatti bene, tranne quelli sugli anni ’80 e ’90/’00 che trovo un po’ raffazzonati) e materiali d’archivio interessanti. Per una mostra così piccola non si poteva pretendere di più.
https://www.maxxi.art/events/collezione-maxxi-lo-spazio-dell-immagine/
La collezione privata del MAXXI è sempre di discreta qualità. Cercano di diversificare abbastanza nella tipologia di opere offerte e ci puoi trovare un po’ di tutto: dai qaudri, alle installazioni, alle fotografie, ecc. Di seguito indico, a parte quelli che già conoscevo, gli/le artisti/e che mi hanno incuriosito:
https://www.maxxi.art/events/low-form/
Low form è una mostra-laboratorio, sull’interazione persona-macchina. Come tutto l’immaginario che guida questo tipo di elucubrazioni, è abbastanza surreale e fantascientifica. Per mia indole, non trovo interessante tutta la speculazione che si fa su questa tematica: si scade spesso o nell’apologia, o nel pessimismo e poco ci si attiene agli impatti “reali” della teconologia, per cui nutro invece un enorme interesse. Pertanto, questa mostra mi ha incuiriosito a tratti e di seguito indico chi/cosa:
- Cheyney Thompson;
- Lorenzo Senni (con l’installazione “Breaking Edge”);
- Pakui Hardware (con l’installazione “On Demand”);
- Agnieszka Polska (con l’installazione “What Sun has seen”).
https://www.maxxi.art/events/paolo-pellegrin-unantologia/
La mostra su Paolo Pellegrin… spettacolare! Veramente: non ho mai visto una mostra fotografica allestita così bene. Sicuramente, se mai potesse esistere, indicherei questa come esempio di “mostra fotografica perfetta”. Complimenti al curatore, Germano Celant, nome stra-noto nell’ambito dell’arte contemporanea. Invece non conoscevo il fotografo Pellegrin e mi ha colpito: ha una capacità rara di intrecciare il reportage fotografico, con una profondità “artistica” nella costruzione dell’immagine. Sia la mostra, che il fotografo, assolutamente consigliati!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!