Alla Finestra

Credits: Ξ8Δɱ, 2018_05_13, “Linee blu sulla finestra di Magritte”

Sono alla finestra e non so come aprirla o non m’importa,
forse perché so che sarò io il primo a contraddire quel che ho detto poco fa
e cerco ancora il mio “centro permanente”, fuori dalla porta,
senza capire dove sta o dove va:
mi alzo, mi abbasso,
non so mai quando collasso.

Tutti noi siamo i peggior nemici di noi stessi
e negli altri vediamo solo i nostri riflessi,
o ciò che ci fa comodo sapere,
in modo da potere stare insieme
e il nostro “annoiato egoismo” potere soddisfare.
Ci si bacia, ci si abbraccia e ci si lascia,
tutto in modo falso ed apparente sì,
ma cordialmente!

E non mi va di prendermela con qualcuno o qualcosa
che muove i fili sulla mia testa dubbiosa,
quando sono io il burattinaio di me stesso.
Il cervelletto mi dice: “È nella motivazione che trovi un senso all’azione!”.
Ma quale? Visto che da vent’anni ne trovo una e un milione?
Così decido di lasciarmi trasportare
e affido a Dio il compito di potermi giudicare,
sperando in qualcosa di importante per potermi emozionare.

***

Scritta nel febbraio del 2003, sempre in pieno periodo post-adolescenziale universitario e con il mio maledetto modo di affrontare le cose in maniera mentale. Da questo scritto capii che ero un tipo che se la prendeva con sé stesso, il che non è meglio di chi se la prende con gli altri. In realtà sono due lati della stessa medaglia: Mr. Livore. Un album che penso permetta di sciogliere questo nodo.


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