Mostra, visitata ormai più di un mese fa. Molto, molto interessante, soprattutto per chi, come me, è ignorante in materia. Un’esposizione ricca, con circa 300 tavole originali disposte in ordine cronologico. Si scopre che il fumetto italiano ha una tradizione veramente gloriosa e autorevole a livello internazionale. Oltre ai fumettisti per me più famosi (Pratt, Manara, Altan, Pazienza, Gipi, Zerocalcare), ho appuntato quelli che mi hanno colpito per il loro tratto particolare:
- Guido Crepax (simile a Manara);
- Magnus;
- Sergio Toppi (quello che mi ha colpito di più);
- Igort;
- Ausonia;
- Gabriella Giandelli.
Due domande: uno, come mai non è stato inserito Makkox in questa rassegna? Due, perché i dipendenti di Zètema confermano sempre il loro fancazzismo? E lo scrive una persona che tiene molto al ruolo dello Stato nell’economia e nella società. Non è possibile che due clienti, alle 18:55, si sentano rispondere ad una loro richiesta di acquisto che la biglietteria chiude alle 19:00: il risultato è che, poi, il catalogo lo compri da Amazon, anche perché nessuno si degna di comunicarti che lo puoi comprare direttamente dal sito del museo… ma quando lo capirete che la sveglia sta suonando anche per voi, in questo clima di liberismo europeo imperante? Ma state vedendo cosa sta succedendo, giusto per fare un esempio, agli insegnanti? Anche loro si sentivano molto al sicuro e invece…
Lascia un commento