Notizia della settimana scorsa: un ddl con 2 anni di gestazione che, dopo essere stato approvato in Senato, adesso passa alla Camera. Luci e ombre in questo disegno di legge che norma la corruzione, materia delicatissima per l’Italia. Tra gli aspetti negativi, ma ancora migliorabili, ci sono le misure sul falso in bilancio, che torna ad essere perseguibile penalmente, ma presenta forti incertezze sulla sua applicabilità pratica. Il falso in bilancio è stato depenalizzato dal governo Berlusconi pensando che, così facendo, avrebbe migliorato la vita agli imprenditori. In realtà l’ha migliorata solo agli imbroglioni: detta in soldoni, da quando è stato modificato, nessuno è andato più in carcere per reati nella redazione del bilancio, né multato dalla Prefettura competente. Gli unici a pagare sono stati i lavoratori e gli imprenditori onesti, tartassati dai falsi fallimenti. Quanti di noi vivono questo sulla propria pelle, lavorando con aziende che presentano bilanci sani fino a un paio di mesi prima del fallimento, senza comunicare nulla ai propri dipendenti, o ai fornitori?
Lascia un commento