Gli occhi esprimono tutto ciò che le persone non dicono,
ma che è possibile intuire.
Le orecchie colgono tutto ciò che le persone dicono,
a patto che siano predisposte ad intuire.
La bocca fa vibrare nell’aria tutto ciò che le persone pensano,
ma che spesso non intuiscono.
Il tatto, l’odorato e il gusto intuiscono tutto ciò che c’è da intuire,
ma non puoi comprenderlo.
Riesci ad ascoltare uno sguardo?
Riesci a vedere le parole?
Riesci a sentirti?
–
Questa l’ho scritta nel maggio del 2005. Alla fine chiudevo con questa riflessione: “L’arte, prima che insegnare a fare opere, dovrebbe insegnare innanzitutto ad intuire, in modo da istruire l’essere umano sulle emozioni e sulla propria vita. Con la conseguenza benefica che le persone penserebbero, invece che fare delle opere d’arte, a fare della propria vita un’opera d’arte”. Ecco, a distanza di tanti anni, mi sento di riconfermarla.
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