Questa, l’analisi pubblicata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, qualche giorni fa. Imbarazzante è il mio unico commento. Per chi ha seguito da vicino la retorica delle “città smart”, con Open Data annessi , qui in Italia, la cosa non è nuova. Ciò che mi ha stupito è la cifra: 800 milioni di euro! Non sono bruscolini. Per carità, va bene non piangere sul latte versato e speriamo tutti che questi ulteriori 400 milioni che l’Agid chiederà, per riportare le cose alla normalità, serviranno allo scopo. Però non sarebbe male avere a disposizione i dati su quali sono i progetti andati male e chiederne conto. L’Agid ci dovrebbe spiegare perché sono stati spesi 800 milioni per creare app (ripeto: appppp!) che poi le amministrazioni pubbliche non riuscivano a mantenere. O cosa significhi la “natura prototipale” delle applicazioni sperimentate. Soprattutto perché l’ambito smart cities dovrebbe essere per sua stessa natura “open”. O dobbiamo continuare a parlare di “Open Fuffa”?
Lascia un commento